Gesù, come Messia-profetico-sacerdotale, annuncia la novità della sua missione con “segni e prodigi”, per indurre gli uomini a credere in lui. Gesù, però, non opererà prodigi all’insegna della spettacolarità, come potrebbe fare un mago o un guaritore, e come anche avrebbe voluto il diavolo, ma nelle qualità di umile servitore di Dio. Infatti, Gesù, prendendo le distanze dalla stessa madre, intende affermare che solo attraverso l’intercessione del Padre opererà prodigi e segni miracolosi che mireranno a dimostrare l’autenticità della sua missione, ma soprattutto riveleranno in lui l’inviato del Padre. La trasformazione dell’acqua in vino a Cana, come primo segno miracoloso operato da Gesù, rappresenta così la sua prima rivelazione; ma vuole simboleggiare, nello stesso tempo, il passaggio dall’Antica alla Nuova Alleanza.