La comunità ecclesiale e la sua azione missionaria permanente
Nella nostra epoca, in cui dominano il relativismo e la secolarizzazione, i singoli cristiani, le comunità e le istituzioni ecclesiali sono chiamati a testimoniare il Vangelo, aiutando ciascuno a ritrovare la propria identità e impegnandosi per una società nuova fondata sui principi evangelici che si ispirano all’amore di Dio e del prossimo.
Il cristiano, chiamato ad annunciare la salvezza ai fratelli, è portatore del dono di Dio e non può limitarsi a goderlo e viverlo da solo, né può sottrarsi al dovere supremo di “far luce” anche agli altri perché, in forza della sua testimonianza, egli dia gloria al Padre. È questa una delle prime dimensioni missionarie del cristiano e il punto di partenza che si dirama dai Vangeli, dalle cui “parole originali” si può trarre il contenuto genuino del messaggio annunciato da Gesù. Nel momento in cui si parla frequentemente di evangelizzazione, in rapporto al fenomeno di progressiva indifferenza e abbandono della pratica religioso-cristiana, è opportuno per il cristiano ritrovare le radici storico-teologiche originarie dei Vangeli.