Ricostruzione ipotizzabile della vita di Gesù
Matteo e Luca, usando fonti diverse, descrivono entrambi la nascita di Gesù e qualche episodio della sua infanzia. È singolare che, solo dall’integrazione-interazione dei fatti narrati autonomamente da ciascuno di loro è possibile ricostruire un racconto organico e ricco di particolari. Solo Luca ci parla di Gesù perduto e ritrovato nel Tempio di Gerusalemme all’età di dodici anni. Altro non sappiamo sull’infanzia di Gesù. Infatti, Marco e Giovanni incominciano il loro Vangelo dal momento in cui Gesù inizia la sua missione, quando aveva circa trent’anni, verso il 27 - 28 d.C.
Dopo essere stato respinto dagli abitanti della sua città natale Nàzaret, Gesù sceglie la città di Cafàrnao come centro del suo apostolato. Senza disporre di mezzi umani (non ha denaro, non ha armi, non dispone di appoggi politici) inizia la sua predicazione percorrendo la Palestina. Insegna nelle Sinagoghe della Galilea e della Giudea, propugnando una dottrina che non è filosofia o politica, ma esclusivamente religiosa e morale. Varie volte probabilmente si reca a Gerusalemme per le feste. Nella primavera del 30 d.C. vi si recò per l’ultima volta con i suoi discepoli per celebrare la Pasqua ebraica. Tra il 6-7 aprile di quell’anno fu arrestato, processato dalle autorità del Tempio e condannato per imputazioni religiose. Successivamente, sul far del mattino, fu consegnato a Pilato. All’epoca dell’occupazione romana, infatti, i poteri di condanna a morte erano nelle mani del procuratore romano, che a quei tempi era Ponzio Pilato. Questi condannò Gesù alla pena della crocifissione. Dopo essere stato torturato e schernito, come era usuale per un condannato a morte, fu inchiodato ad una croce. Tutti e quattro i Vangeli, concordemente ed esplicitamente, mettono la morte di Gesù in un venerdì ed in occasione di una Pasqua, anche se non è chiara la successione degli avvenimenti. Soprattutto è difficile stabilire la data dell’ultima cena: Matteo e Marco la riportano al primo giorno della festa di Pasqua, mentre Giovanni alla vigilia.
Tabella cronologica presumibile:
- Nascita di Gesù nel 7 o 6 a.C.
- Inizio del suo ministero (battesimo e inizio della vita pubblica) fra il 27-28 d.C. Da quindici anni Tiberio è imperatore di Roma, Erode Antipa, figlio di Erode il Grande, regna in Galilea, regione dove vive Gesù; Ponzio Pilato è procuratore della Giudea. A Gerusalemme il sommo sacerdote è Caifa, ma anche suo suocero Anna ha molta autorità.
- Nella primavera dell’anno 30 d.C. probabilmente Gesù si recò per l’ultima volta a Gerusalemme a celebrare la Pasqua ebraica. Vi trovò la condanna a morte e fu crocifisso nel venerdì del 7 Aprile.
Di Gesù parlano anche molti scritti cristiani composti nei primi secoli, ma non facenti parte del Nuovo Testamento, i così detti
Libri Apocrifi. Questi scritti, pur costituendo materiale importante per comprendere l’ambiente e la cultura del tempo, non consentono di accrescere le notizie biografiche, perché ritenuti privi di autenticità storica, frutto di mistificazioni ereticali o di pura fantasia.
La ricostruzione biografica e la tabella cronologica ci forniscono dati soltanto indicativi che non ci consentono di stabilire con certezza assoluta il giorno, l’anno di nascita o l’inizio della sua operosità pubblica, né il giorno e l’anno della sua morte. Le incertezze di dati storici, sono determinate dai propositi degli evangelisti che si preoccuparono principalmente di testimoniare il messaggio spirituale di Gesù e non hanno ritenuto indispensabile, ai fini della fede, inquadrare la loro narrazione in una cornice cronologica.